02 gennaio 2011

Le canzoni N.1 a Capodanno

I brani che risultano in testa alla Hit Parade della prima settimana dell'anno non sono quasi mai brani qualsiasi. Il periodo natalizio è, da sempre, il periodo in cui si vendono più dischi e quasi sempre sono quelli che caratterizzano un'epoca. O comunque legati ad interpreti che hanno lasciato una qualche traccia nell'immaginario collettivo. E visto che a noi piace festeggiare gli eventi legandoli alla colonna sonora che li accompagna, eccovi una megacompilation dei brani ai vertici della hit parade a Capodanno, dal 1959 sino ad oggi. E' impossibile che tra questi non vi sia almeno un brano a scatenarvi ricordi più o meno sopiti.

E' interessante scorrere le varie annate per osservare il fluire dei gusti e dei vari protagonisti. Sul finire degli anni '50 il dominatore non poteva che essere Domenico Modugno (con Io) che era esploso l'anno precedente con "Nel blu dipinto dipinto di blu". L'anno dopo tocca all'americano italianizzato Neil Sedaka con un classico quale Oh Carol.

L'inizio dei '60 non poteva che essere dominato da Mina (Il cielo in una stanza) e Adriano Celentano con ben 3 N.1 (Nata per me, Pregherò e La festa), dominio intervallato da due fenomeni della RCA Italiana: Edoardo Vianello (con un brano però distante dal suo tipico repertorio scanzonato, O mio Signore) e Gianni Morandi con uno dei suoi pezzi-icona: Non son degno di te.

La seconda metà dei '60 è caratterizzata da gruppi italioti di ispirazione anglosassone, ed ecco ai vertici del cambio d'anno del 1967 i Rokes (E' la pioggia che va) e del 1968 i Camaleonti (L'ora dell'amore). L'annata 1968-69 è però anche il periodo di massimo successo di Canzonissima, ed ecco al N.1 la sua sigla, Zum Zum Zum, nell'interpretazione di Sylvie Vartan.

La prima metà dei '70 è il regno incostrato di Lucio Battisti che infatti piazza 4 N.1 quasi ininterrottamente dal 1970 al 1974, classici quali Mi ritorni in mente, Anna, La canzone del sole e La collina dei ciliegi, dominio interrotto solo nel 1973 quando il suo Il mio canto libero fu sopravanzato in quelle settimane dall'esplosione di Claudio Baglioni con Questo piccolo grande amore.

La metà dei '70 fu caratterizzata dal dominio di sigle e canzoncine per bambini, come immancabilmente testimoniano la sigla di Canzonissima E' la vita la vita di Cochi e Renato, La tartaruga di Bruno Lauzi e Sei forte papà del redivivo Gianni Morandi.

Il 1978 vede la definitiva affermazione dei Matia Bazar con Solo tu, prima del dominio della disco music che era esplosa nel biennio precedente: i capodanni di fine decennio vengono festeggiati al ritmo di Meteor Man di Dee D. Jackson, Disco Bambina di Heather Parisi dalla trasmissione "Fantastico" e Upside Down di Diana Ross.

Il 1982 ed il 1984 vedono ai vertici due colonne sonore di due film-icoma degli '80: Reality da Il tempo delle mele e Flashdance di Irene Cara. L'anno prima aveva visto ai vertici un'altra sigla televisiva di Fantastico, la mefitica Corrado e Carletto.

La seconda metà degli anni '80 vede trionfare il tipico sound degli Eighties: George Michael con Careless Whisper, gli Arcadia/Duran Duran con Election Day e gli Europe con The Final Countdown. Chiusura con ancora una colonna sonora (La bamba nell'interpretazione dei Los Lobos) e con un brano demenziale, C'è da spostare una macchina di Francesco Salvi, comico di punta Mediaset, a sancire il dominio che ormai le televisioni berlusconiane avevano ottenuto nel decennio.

I '90 si aprono con un brano sudamericano epico, la Lambada, seguito nel 1991 dal brano che sancisce la definitiva "carinizzazione" (leggasi banalizzazione) di Lucio Dalla con Attenti al lupo, mentre l'anno successivo vede ai vertici la gaia coppia George Michael-Elton John con Don't let the sun go down on me.

I disastri della sciagurata discesa in campo del nonnetto brianzolo vengono annunciati da uno dei più sciagurati N.1 di tutti i tempi: l'orrenda Dur dur d'etre bebè di un orrendo pargolo noto come Jordy che è ai vertici del Capodanno 1993. L'anno successivo il satrapo brianzolo vince per la prima volta le elezioni politiche mentre Jovanotti, che notoriamente ha sempre capito tutto nella vita, blaterava Penso positivo.

Il resto dei '90 viene irrimediabilmente compromesso da brani che riflettono piuttosto bene i tempi grami ed anonimi che ci aspettano: Strange Love di Kina, l'hip hop dei Coolio di Gangsta's Paradise, l'italo dance di Robert Miles con One and One, ancora musica per bambini degli Aqua con Doctor Jones, la plastica siliconata di Cher con Believe, ed il vacuo trombonismo di miticoVasco con La fine del millennio.

Un raggio di speranza all'inizio dei Duemila ci arriva dalla splendida Goodnight Moon di Shivaree, seguita l'anno successiva dalla azzeccata Can't get out of my head di Kylie Minogue, e sinanche da Robbie Williams con forse il suo più bel pezzo, Feel.

Il 2004 vede ai vertici una bachata, Obsesion degli Aventura, a rinverdire i fasti dei balli brasiliani, mentre il 2005 vede prevalere il buonismo da feste natalizie con la cover di Do they know it's Christmas di 20 anni prima.

E gli '80 sembrano proprio non volerci abbandonare considerando che il Capodanno 2006 vede ai vertici ancora Madonna in un imbarazzante body nel video di Hung Up, mentre l'anno successivo il Capodanno è dominato dalla cover di Laura Pausini di Io canto.

Il dominio delle voci femminili che ha caratterizzato il primo decennio del Duemila viene completato da Alicia Keys (No one) nel 2008, da Giusy Ferreri (Novembre) nel 2009 e Lady Gaga (Bad Romance) nel 2010.

E gli anni '10 di questi sciagurati anni 2000 come vengono aperti? Da Jovanotti (Tutto l'amore che ho). Dopo 16 anni dal suo precedente N.1 di capodanno, Penso positivo. A suggellare questi 16 anni di incubo ed immobilismo berlusconiano. Allora a farsi cantore di uno dei mantra del nonnetto brianzolo, l'ottimismo. Ora a farsi cantore del mantra di questo periodo: il partito dell'amore. Tutto si tiene.

Buon Anno :-)

1959. Io - Domenico Modugno
1960. Oh Carol - Neil Sedaka
1961. Il cielo in una stanza - Mina
1962. Nata per me - Adriano Celentano
1963. Pregherò - Adriano Celentano
1964. O mio Signore - Edoardo Vianello
1965. Non son degno di te - Gianni Morandi
1966. La festa - Adriano Celentano
1967. E' la pioggia che va - Rokes
1968. L'ora dell'amore - Camaleonti
1969. Zum zum zum - Sylvie Vartan
1970. Mi ritorni in mente - Lucio Battisti
1971. Anna - Lucio Battisti
1972. La canzone del sole - Lucio Battisti
1973. Questo piccolo grande amore - Claudio Baglioni
1974. La collina dei ciliegi - Lucio Battisti
1975. E la vita la vita - Cochi e Renato
1976. La tartaruga - Bruno Lauzi
1977. Sei forte papà - Gianni Morandi
1978. Solo tu - Matia Bazar
1979. Meteor man - Dee D. Jackson
1980. Disco bambina - Heather Parisi
1981. Upside down - Diana Ross
1982. Reality - Richard Sanderson
1983. Carletto - Corrado
1984. Flashdance-What a feeling - Irene Cara
1985. Careless whisper - George Michael
1986. Election day - Arcadia
1987. The final countdown - Europe
1988. La bamba - Los Lobos
1989. C'è da spostare una macchina - Francesco Salvi
1990. Lambada - Kaoma
1991. Attenti al lupo - Lucio Dalla
1992. Don't let the sun go down on me - George Michael & Elton John
1993. Dur dur d'etre bebè - Jordy
1994. Penso positivo - Jovanotti
1995. Strange love - Kina
1996. Gangsta's paradise - Coolio feat. L.V.
1997. One and one - Robert Miles feat. Maria Mayler
1998. Doctor Jones - Aqua
1999. Believe - Cher
2000. La fine del millennio - Vasco Rossi
2001. Goodnight moon - Shivaree
2002. Can't get you out of my head - Kylie Minogue
2003. Feel - Robbie Williams
2004. Obsesion - Aventura
2005. Do they know it's Christmas - Band Aid 20
2006. Hung up - Madonna
2007. Io canto - Laura Pausini
2008. No one - Alicia Keys
2009. Novembre - Giusy Ferreri
2010. Bad romance - Lady Gaga
2011. Tutto l'amore che ho - Jovanotti

3 commenti:

Andrea ha detto...

Inquietante questa apertura e chiusura di Jovanotti...

Stefano ha detto...

"orrendo pargolo"... ma poveriiino!...

Kinotto ha detto...

Mitica strange love di Kina.

Musica dance ci manchi :-(

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